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Comune: ACERRA (Na)
Sito archeologico: Resti della città di Acerrae: teatro romano, tratti di mura
Ubicazione: I resti del teatro sono sotto il Castello Baronale di Acerra. I resti delle mura non sono visibili.
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli (tel. 081 4422001)
Modalità di visita: I resti del teatro sono visibili rivolgendosi alla Soprintendenza.
Cenni storici: Acerrae (l'attuale Acerra) fu fondata probabilmente da popolazioni osche lungo la strada che da Neapolis conduceva a Calatia (Maddaloni). Si sa che fece parte della dodecapoli etrusca insieme ad altre città come Capua, Nola e Nuceria.
Nel 332 a.C. Acerra ricevette la "civitas sine suffragio". Nel 216 a.C. Annibale la distrusse perchè non volle piegarsi ai suoi voleri: i danni furono notevoli, ma Roma corse in aiuto della città ricostruendola. Sul finire del I sec. a.C. la città divenne prima Municipio e poi colonia (22 a.C.) perdendo ogni diritto di autonomia.
Illustrazione del sito: La Cortina muraria della città è risalente al I-II secolo circa a. C. La tradizione vuole che sia stata edificata nel 211 a. C., dopo la distruzione di Acerra da parte di Annibale; un'altra ipotesi, formulata dopo gli ultimi scavi, indica come data di costruzione epoche anteriori al IV secolo a. C.

I resti di un Teatro Romano, ubicato al di sotto del Castello Baronale, vennero alla luce durante le operazioni di scavo effettuate nel 1982. L'ipotesi dell'esistenza di un teatro romano che fosse situato proprio sotto la struttura del castello è suggerita dalla forma ellittica delle mura e del relativo fossato, nonché da due epigrafi. Le mura rinvenute appartengono sicuramente ad un teatro del I secolo d.C., perché, in alcuni tratti, sono in "opus reticulatum" (tecnica costruttiva romana che consiste nell'irrigidire la struttura muraria con blocchetti di tufo e tufelli) ed in altri, in "opus cementicium" (pietrisco e malta). Inoltre, sempre nel corso della campagna di scavo, sono stati rinvenuti elementi in marmo che decoravano la scena e un blocco di tufo su cui sono scolpiti artigli. Questo tipo di decorazione lo troviamo anche nei teatri di Pompei e di Pietrabbondante, anch'essi databili tra il II ed il I secolo a.C. Gli scavi al castello non hanno però riportato in luce la cavea e l'orchestra, che dovrebbero svilupparsi, con buona probabilità, sotto il cortile e il giardino.

Situazione attuale: I resti del teatro faranno parte del costituendo Museo Archeologico.

IMMAGINI DEL SITO

Resti del teatro romano sotto il castello

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