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Comune: ANDRETTA (Av)
Sito archeologico: Tracce di ville romane
Ubicazione:  
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Avellino, Benevento, Salerno
Modalità di visita: Liberamente visibile
Cenni storici: Il territorio di Andretta si è rivelato molto ricco di testimonianze archeologiche. I reperti più antichi sono i frammenti vascolari dell'età del bronzo finale (inizi I millennio a.C.) rinvenuti in località Cervino. Nella stessa zona doveva esistere un insediamento abitativo di età sannitica trasformato in villa rustica in età tardo repubblicana.
La presenza di un'altra villa rustica in età tardo imperiale è documentata in località Bosco S. Giovanni, dal ritrovamento di materiali architettonici lapidei e laterizi e di tracce di un pavimento musivo. Un'ulteriore testimonianza di età romana è costituita dai resti di un insediamento in località Toppa Schiavi (II secolo a.C.-IV d.C.).
Il paese è citato per la prima volta in un documento del 1124, quando signore del luogo era Roberto de Andrecta, cui seguirono Aleramo, Fromondo II Folleville. Il borgo è menzionato ancora in atto di donazione datato 1280, quando diventa proprietà di Rinaldo De Poncels. Successivamente Andretta appartenne agli Zurlo, ai Caracciolo e infine alla famiglia Imperiale, fino al 1806. Sui ruderi dell'antico castello medievale, oggi non più visibile, fu costruito nel corso del XVI secolo un palazzo baronale, semidistrutto anch'esso dall'incuria e dall'abbandono. I resti del palazzo furono inglobati nella Chiesa Madre, nella cui zona absidale è visibile parte di una torre cilindrica con basamento scarpato.
Illustrazione del sito: Tracce attestanti l'esistenza di ville rustiche romane sono venute alla luce nelle località Cervino, Bosco S. Giovanni, Toppa di Schiani, Airola, Pero Spaccane, Piani della Guiva.

IMMAGINI DEL SITO

 

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