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Comune: ATRIPALDA (Av)
Sito archeologico: Specus Martyrum (Basilica di Sant'Ippolisto)
Ubicazione: Piazza Tempio Maggiore
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Avellino (Via Ciccarelli n. 5 - tel.0825781862)
Modalità di visita: La basilica è aperta al mattino
Cenni storici: Il Cristianesimo si diffuse ad Abellinum a partire dalla seconda metà del III secolo d.C. e la stessa persecuzione di Diocleziano (303-312) provocò, secondo la tradizione, il sacrificio di molti martiri, fra i quali Ippolisto e Modestino, sepolti poi nello specus Martyrum (odierno ipogeo della chiesa di S. Ippolisto), ubicato oltre la riva destra del Sabato, nel luogo ove esisteva precedentemente una estesa necropoli romana.
Illustrazione del sito: Impostata su pianta rettangolare di circa m. 23 x m. 11, la cripta, coperta da volte a crociera ed impostata su archi a sesto ribassato, presenta al centro tre tozzi pilastri a base quadrata, che suddividono lo spazio interno in otto campate, anch'esse quadrate. Tutto l'interno è interamente rivestito con una decorazione a stucchi del XVIII secolo e presenta volte a crociera poggianti su archi a sesto ribassato. Sul lato ovest (lato lungo della pianta) due scale simmetriche, ad unica rampa, mettono in comunicazione la cripta con la superiore chiesa di S. Ippolisto. Le stesse scale delimitano al loro interno lo spazio delle due cappelle di S. Sabino e di S. Romolo (sec. XVIII). Il lato opposto (lato est) presenta una scansione regolare di cappelle (nicchie a pianta regolare) poste al centro delle rispettive campate. La "cappella del tesoro", costruita nel XVIII secolo, si apre sul lato nord ed ha pianta quasi quadrata, presentando nei quattro angoli colonnine tortili di periodo romanico ed in capo all'altare una nicchia chiusa in alto, sui lati, da una cupola affrescata dal napoletano Michele Ricciardi (sec. XVIII). Nelle nicchie a capo dell'altare sono racchiuse le quattro urne di bronzo, contenenti le ossa dei Martiri, originariamente localizzate nella cosiddetta "area dei Martiri" (l'antica sepoltura dei primi Martiri cristiani della romana Abellinum), cioè nel tratto di suolo antistante la cappella di S. Sabino. Colonnine tortili romaniche e frammenti di lapidi sono stati inglobati all'interno della decorazione settecentesca. Fino al XVIII secolo si sono susseguiti interventi di restauro (sec. V-VI; XII; XVI; XVII; XVIII), aventi lo scopo di ampliare ed adattare le strutture della cripta al periodo di intervento. In particolare l'intervento del '700 ha completamente cancellato l'antica configurazione medioevale della cripta, coprendo anche l'affresco del "Consilium Martyrum". 
Situazione attuale: Gli scavi sono ancora in corso. Le condizioni generali sono discrete.

IMMAGINI DEL SITO

 

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