Torna alla pagina precedente

Comune: BARONISSI (Sa)
Sito archeologico: Villa romana
Ubicazione: Località Sava, Convento di Sant'Agnese
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Salerno (tel.089224266)
Modalità di visita: Per la visita rivolgersi al Convento
Cenni storici:

Baronissi è ubicata nel cuore di quella valle che, sin dall'antichità, ha giocato un ruolo importante di passaggio tra la piana del Sele a sud e la Campania settentrionale a nord, costituendo un passaggio obbligato per i traffici e le genti. L'importanza della valle è segnata dalla nascita (fine VII sec. a.C.) e dallo sviluppo di un insediamento Etrusco-Sannita quale quello di Fratte, probabilmente l'antica Marcina - posto su una piccola altura, a sinistra del fiume Irno, che domina lo sbocco della vallata. Testimonianze di questa presenza umana in età preromana sono offerte dal ritrovamento di sepolture nella località di Acquamela. In età romana, la valle è condizionata dalla costruzione di una via, forse la Aquilia, che fungeva come diramazione alla Popilia, che da Capua, attraverso Nola, Nocera e le strettoie rupestri di Cava, raggiungeva Salerno per poi continuare fino a Reggio Calabria. La ipotetica Aquilia, che correva poco più a monte dell'attuale statale 88, di cui è riconosciuto un tratto nel selciato, ora scomparso, rinvenuto in località Spuntunata presso Cologna (Pellezzano), collegava Salernum ed Abellinum. Lungo questa strada si sviluppa un complesso edilizio, con costruzioni quali la villa romana di Sava, del I secolo d.C., cui si aggiunge la villa rinvenuta in località Macchione, nel vicino comune di Fisciano; entrambe sono segni di quella organizzazione territoriale che trasparirebbe anche dai toponimi prediali in -anus. L'intensa frequentazione del territorio in età romana è inoltre documentata dal ritrovamento di varie sepolture nel centro di Baronissi e nelle frazioni di Sava, Orignano, Saragnano e Caposaragnano databili in questo periodo.

Illustrazione del sito: Nel 1961 è emersa una villa romana comunemente chiamata "catacombe". Costruita in età repubblicana ed ampliata nel corso del I secolo d.C., la villa rustica presenta numerosi ambienti che si aprono intorno ad un grande criptoportico quadrangolare (34,80 m. x 33,30 m.) aperto ad ovest con arcate sul giardino antistante. Gli ambienti a pian terreno ed il criptoportico furono utilizzati fin dall'età paleocristiana come luogo di sepoltura.
Situazione attuale: Precaria

IMMAGINI DEL SITO

Non si assume alcuna responsabilità per eventuali difformità da quanto riportato in questa pagina

Torna alla pagina precedente