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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: CAIAZZO (Ce)
Sito archeologico: Mura megalitiche, cisterna e fontana romana
Ubicazione: Largo Fossi (mura), Via per SS. Giovanni e Paolo (cisterna), Via Monte (fontana)
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli - Ufficio scavi di Alife (tel.0823787005)
Modalità di visita: Per la cisterna rivolgersi al Comune di Caiazzo (tel. 0823/615711); le altre strutture sono liberamente visibili
Cenni storici:

L'opinione più accettata è che Caiatia sia stata fondata dagli Opici come territorio dotato di impianti difensivi sui punti più elevati (Monte S. Croce - Caiazzo – Monte Alifano). Ebbe una fase di influenza etrusca e fu poi conquistata dai Sanniti, nella loro fase di espansione, nel 431 a.C., svolgendo un ruolo di supporto di relazioni commerciali. Tra il 312 e il 306 a.C., durante la seconda guerra sannitica, fu sotto il potere di Roma ed assunse l'aspetto di Città vera e propria con il suo impianto urbano. A Roma si ribellò con Capua durante la guerra sociale. Fu poi definitivamente riconquistata da Silla, diventando Municipio in epoca imperiale. Quantunque tra gli studiosi, alla luce di revisione critica, si vada delineando la tendenza a negare a Caiazzo il ruolo di patria di quel Console Aulo Attilio Caiatino che, nel 254 a.C. conquistò Panormum (Palermo) e che divenne dittatore nel 249, la tradizione lunga e consolidata continua ad annoverarlo tra i figli più illustri della Città. Forse gravemente saccheggiata dai Goti, dai Vandali e, successivamente, dai Saraceni, fu incorporata nel feudo di Montecassino. Appartenne, di seguito, al ducato di Benevento e alla contea di Capua sotto i Longobardi. Successivamente, in età normanna, il Conte Rainulfo, Signore della Città, prese parte alla prima crociata portando con sé un folto stuolo di nobili Caiatini.

Illustrazione del sito: L’antica Caiatia e l’area della sua arce, che attualmente è occupata dal castello di origine longobarda, è compresa entro un perimetro di mura difensive, che in alcuni tratti si presentano con grandi massi in opera poligonale particolarmente curata. Questi resti di mura megalitiche, dette anche ciclopiche,sono strutturati sia con il sistema del bugnato rustico, ben visibile nella zone di Largo Fossi, che con il sistema della faccia a vista levigata nei tratti che salgono verso l’antica arce. La costruzione di questa prima cinta di difesa della città di Caiazzo è stata datata, per analogia con le simili tecniche edilizie greche, intorno al IV secolo a. C.

E' una grande cisterna databile alla prima metà del II secolo d. C. e che si trova lungo la strada che conduce alla frazione di S.S. Giovanni e Paolo. Si tratta di un edificio rettangolare in mattoni lungo m. 22,83 e largo m. 4 coperto con volta a botte in calcestruzzo. E' diviso in sette campate sostenute da sei coppie di pilastri appoggiati alle pareti laterali, sui quali poggiano grandi arconi di mattoni bipedali che sostengono la volta. L'acqua veniva captata sulla parete breve di fondo, attraverso una piccola fenditura rettangolare praticata nella parete laterizia, come mostrano le spesse incrostazioni calcaree presenti in questo punto. Recentemente ne è stato ripulito l'interno, rinvenendo la pavimentazione in cocciopesto e quasi al centro del lato corto verso valle, l'innesto del tubo di piombo per la fuoriuscita dell'acqua. Probabilmente il serbatoio riforniva l' abitato stesso di Caiatia.

La Fontana della Fistola è una fontana dalla quale i Romani con un acquedotto a fistola seminterrato, lungo circa trecento metri, incanalavano l'acqua per Cesarano. Fino agli inizi di questo secolo la sorgente una delle principali fonti di approvvigionamento idrico della cittadina, presenta una bella bocca con mascherone scolpito in calcare bianco locale. L'acquedotto la cui datazione precisa rimane incerta, doveva servire ad alimentare alcune delle grandi ville, ora individuate, site lungo l'importante strada che da Capua conduceva a Caiatia e da qui ad Alife e a Telesia.

Situazione attuale: Discreta

IMMAGINI DEL SITO

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