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SCHEDA INFORMATIVA
A CURA DI ARCHEMAIL |
Comune: |
FLUMERI (Av) |
Sito archeologico: |
Abitato romano |
Ubicazione: |
Località
Fioccaglia, lungo la statale per Grottaminarda |
Ente di riferimento: |
Soprintendenza
Archeologica di Salerno - Ufficio scavi di Ariano Irpino (Via Anzani n. 8 -
tel.0825824839) |
Modalità di visita: |
Liberamente
visibile |
Cenni storici: |
Nel territorio di
Flumeri, nei campi della località denominata Fioccaglia, un insolito
affioramento di materiale fittile di epoca romana ha portato, tra il 1989 ed
il 1990, alla scoperta di una serie di strutture abitative romane pertinenti
ad un sito fino a quel momento sconosciuto e che ancora oggi non ha un nome.
Il clamore della scoperta suscitò grosso interesse, ma attualmente gli scavi
sono esattamente come furono lasciati.
Il territorio nel quale sorge questo insediamento è quello della valle del
fiume Ufìta che fin dall'antichità assunse una notevole importanza
costituendo l'unica vera pianura dell'Irpinia e, per questo, sfruttata
intensamente a fini agricoli. Lo stesso fondovalle dovette costituire una
via di comunicazione di grossa importanza per tutto il territorio. In questo
contesto si inserisce presumibilmente la fondazione dell'abitato rinvenuto a
Fioccaglia e databile ai decenni finali del II secolo a.C. L'abitato si
estende su un pianoro con un impianto abbastanza complesso con strade ampie
e basolate e domus ad atrio e peristilio di chiara ispirazione ellenistica,
ma già tipicamente italiche. Il centro sembra perdere di importanza nel
periodo tra la fine della guerra sociale e civile fino ad essere
abbandonato. L'assenza di fonti epigrafiche impedisce di riconoscere
l'abitato quale municipium romano. |
Illustrazione del sito: |
Gli scavi del
1989/90 hanno messo in luce un decumano, orientato in senso est-ovest, largo
9 metri al di sotto del quale è un collettore in opera cementizia che
raccoglieva le acque di scarico dalle abitazioni per mezzo di canalizzazioni
secondarie. Lungo questo decumano è stato portato alla luce un isolato con
tra abitazioni. La prima casa sfrutta lo spazio compreso fra i muri
perimetrali delle altre due case ed è costituita da un ingresso che immette
in altri tre ambienti di cui uno è identificabile con l'atrio della casa,
essendo provvisto di un impluvium rivestito in signino. La seconda casa è
stata scavata soltanto parzialmente e presenta tre ambienti di cui uno
identificabile come cucina per la presenza, tra l'altro, di un dolio
interrato. La terza casa presenta un ingresso suddiviso in due parti: la
prima in cocciopesto con soglia di calcare sagomata; la seconda con soglia
analoga alla precedente e pavimento in cocciopesto arancione. L'ingresso
immette nell'atrio tuscanico con pavimento in cocciopesto rosso ed impluvium
in calcare. Il compluvium, come testimoniato dai rinvenimenti, era decorato
con terrecotte architettoniche (antefisse) a testa leonina e a palmetta. A
destra dell'ingresso sono due piccoli ambienti, forse cubicoli con
decorazione parietali in "primo stile pompeiano". Ai lati dell'atrio erano
le alae precedute da altre due sale. L'atrio si apriva poi sul tablinio
pavimentato in battuto bianco con due ambienti ai lati che immettevano verso
un peristilio. Altri ambienti erano posti sul lato occidentale della casa e
costituivano la zona di servizio con ampia cucina. Annesse alla casa erano
due botteghe. Sia la casa che le botteghe dovevano avere anche un piano
superiore. |
Situazione attuale: |
Precaria |
IMMAGINI DEL SITO |
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