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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: Francolise (Ce)
Sito archeologico: Villa romana di Posto
Ubicazione: Località Posto, lungo l'Appia
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta - Ufficio scavi di Sessa Aurunca (Piazza Castello - tel.0823936455)
Modalità di visita: La villa non è normalmente visitabile ma ci si può rivolgere alla Soprintendenza
Cenni storici:

Francolise è un piccolo comune di 800 abitanti (5000 se si considerano le frazioni) con un patrimonio archeologico e monumentale sorprendente: una vasta necropoli del IV sec. a. C., due ville romane dell’alto periodo repubblicano, due chiese affrescate del XII e XIII sec., una chiesa romanica con tavole di scuola giottesca, un castello normanno tra i più antichi della provincia di Caserta e il grande palazzo baronale della famiglia De Renzis, che ha ospitato tra le sue mura i Baroni Leopoldo e Stanislao De Renzis, martiri della Repubblica Napoletana e Francesco De Renzis, diplomatico e letterato, che sposò Edith Sonnino, sorella dell’allora Presidente del Consiglio Sidney, e fondò nel 1870 il Fanfulla. A Francolise poi c’è la fonte Cantarone, elogiata da Plinio e Valerio Massimo per le sue acque inebrianti. E poi ancora affreschi, legni e sculture che destano meraviglia in un Comune così piccolo.

Illustrazione del sito: Ai piedi della collina su cui sorge il paese, in località Posto, è un'altra interessante villa romana, al momento non ancora visitabile. E’ ubicata a ridosso dell’attuale percorso della S.S.Appia su un terreno in dolce pendio al centro di un grande uliveto. Essa rappresenta, probabilmente, un insediamento con caratteristiche complementari rispetto a quella di San Rocco, in quanto è di una tipologia prettamente produttiva. L’area originaria era di circa 850 mq. le cui mura perimetrali e le fondamenta erano in opus quadratum, blocchi di tufo squadrati disposti senza malta, provenienti da una cava del monte Roccamonfina. La prima occupazione risale, approssimativamente, al periodo tra il 120 e l’80 a.C., come dimostra il vasellame trovato.
Gli ambienti di soggiorno affacciavano su un cortile centrale, dove si trovava una fonte, alimentata da un condotto di piombo, che si versava in una cisterna tagliata nella roccia sottostante. Nello stesso cortile c’era una piccola vasca per la separazione dell’olio d’oliva. Si tratta, in sostanza, di una semplice fattoria con la zona residenziale che si apre su tettoie o portici per il deposito dei raccolti, di carri ed attrezzi agricoli. Successivamente venne ingrandita mediante l’allargamento della piattaforma, creando nuove stanze nonché tre cisterne per l’approvvigionamento dell’acqua. Anche questa villa venne dotata di ambienti termali ed alcune stanze furono adattate per uso industriale con la installazione di due nuove vasche per la separazione dell’olio e di una pressa formata da un grosso blocco cilindrico di calcare.
Dopo un periodo di abbandono, fu, almeno per un certo tempo, rioccupata come documentato da alcune tombe ritrovate a ridosso dell’abitazione e da vasellame e lampade che hanno consentito una datazione tra il IV ed il V secolo d.C..
Situazione attuale: precaria

IMMAGINI DEL SITO

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