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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: MARZANO APPIO (Ce)
Sito archeologico: Tratto della Via Latina
Ubicazione: Località Sarcioni
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta
Modalità di visita: Liberamente visibile
Cenni storici:

La cittadina di Marzano Appio è situata sul crinale di un dosso tufaceo, poco distante dal tracciato della via Latina, che si snodava ai piedi del massiccio vulcanico di Roccamonfina. Così chiamato dal nome proprio latino Marcius, cui fu aggiunto il termine Appio in omaggio alla tradizione che lo vuole fondato da Appio Claudio, il paese, le cui prime notizie certe risalgono all’Alto Medioevo e della cui romanizzazione importanti testimonianze sono date da resti di tombe e ville rinvenuti in località Le Mura, fece inizialmente parte della contea longobarda di Teano. Il borgo, dato in feudo a Guglielmo Marzano nel 1180, fu governato da questa famiglia fino al 1464, anno in cui, per aver tradito Ferrante d’Aragona, le terre di Marzano furono confiscate ed inglobate nel Demanio Regio. Dalla fine del XV secolo si successero nella signoria del luogo Giovanni Borgia (1498), Consalvo Fernandez di Cordova (1507), Tiberio de Gennaro (1544), la famiglia Mormile (1603). Nel 1629 il feudo fu acquistato dai Laudati, che, ottenuto, con Agostino, nel 1635 il titolo di duchi dal re Filippo IV, si trovarono a fronteggiare, nel 1648, durante la rivolta di Masaniello, il tentativo indipendentistico di Domenico Colessa, detto Papone. Dalla famiglia Laudati il feudo di Marzano passò, nel 1730, a Pietro Lagni, cui seguì Andrea Masimiro d’Ambrosio. Ultimo feudatario del luogo fu il conte Giulio del Balzo, sotto la cui signoria, nel 1799, ci fu, da parte della popolazione di Marzano, un tentativo di rivolta fomentato dalla famiglia Cardente.

Illustrazione del sito:

In località Sarcioni si conserva un tratto della Via Latina con l'antico lastricato.

Situazione attuale: Precaria

IMMAGINI DEL SITO

 

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