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SCHEDA INFORMATIVA
A CURA DI ARCHEMAIL |
Comune: |
MORRA DE
SANCTIS (Av) |
Sito archeologico: |
Mura
megalitiche |
Ubicazione: |
Località varie |
Ente di riferimento: |
Soprintendenza
Archeologica di Avellino (Via Ciccarelli n. 5 - tel.0825781862) |
Modalità di visita: |
visibili
liberamente |
Cenni storici: |
Il paese in origine si chiamava Morra
Irpino poi, nel 1934, per ricordare il sommo critico Francesco de Sanctis,
che qui ebbe i natali, mutò la sua denominazione in Morra de Sanctis.
Le origini di Morra sono molto antiche, alcuni reperti archeologici ne
provano l'esistenza già al tempo della cultura di Olevano-Caivano che si
sviluppò tra il X e l'VIII secolo a.C. nella valle dell'Ofanto. Secondo
diversi autori, potrebbe corrispondere alla antica Romulea. Ciò troverebbe
conferma nella importante strada romana che, dalle taverne di Guardia
Lombardi attraversando le contrade di Papaloia, Montecastello ed un ponte
sull'Ofanto, univa Conza alla Via Appia. Lungo questa stessa strada si
sviluppò poi nel medioevo il feudo castello di Castiglione di Morra,
scomparso nel XIII secolo.
Dal periodo normanno fino al 1835 Morra fu feudo dell'omonima famiglia
baronale e conobbe momenti di notevole espansione territoriale. La famiglia
Morra era molto potente e vantava uomini di chiara fama, come Papa Vittorio
III, Papa Gregorio VIII e Roberto Morra, Enrico Morra, Goffredo Morra e Pier
delle Vigne che furono alla testa delle congiure contro Federico II.
L'imperatore sterminò la famiglia Morra e solo un bambino si salvò evitando
l'estinzione. Il castello è andato varie volte in rovina ma è stato sempre
ricostruito. Ora i legittimi proprietari sono i fratelli Goffredo e Camillo
Biondi Morra. |
Illustrazione del sito: |
In località
Piano Cerasulo e Laganzana reperti archeologici e tombe ricche di corredi
funebri testimoniano l'antichità dei luoghi, già abitati, quasi stabilmente
tra il VIII e il VI secolo a.C.
Nella zona di Selvapiana e Piano di Tivoli sono stati rinvenuti vasellame e
coppi di era Sannita, mentre nel 1979 la Soprintendenza Archeologica ha
scoperto un vero e proprio insediamento del V-III sec. a.C. rappresentato da
vasellame e strutture in pietra. In contrada Selvapiana sono state trovate
tracce di un cippo graccano ed i resti di una villa rustica romana.
In località Bosco Nuovo sono state rinvenute tracce di epigrafi latine.
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Note: |
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IMMAGINI DEL SITO |
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