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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: NAPOLI (Na)
Sito archeologico: Teatro romano e Odeion
Ubicazione: Via Anticaglia, Via San Paolo, Via Pisanelli, Vico Cinquesanti
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli - Ufficio scavi di Napoli (tel. 081440166)
Modalità di visita: Le strutture esterne sono liberamente visibili; per le strutture all'interno rivolgersi alla Soprintendenza Archeologica
Cenni storici:

Per la storia vedi la scheda su Partenope.

Illustrazione del sito:

Quasi inediti sono i teatri di Neapolis: infatti, sebbene se ne conosca la localizzazione e la pianta, è ben difficile rintracciarne la struttura. I teatri (quello scoperto ad ovest e l'odeion ad est) si estendevano fra la plateia superiore e quella mediana, nell'area alle spalle della chiesa di San Paolo Maggiore.
Riguardo alla loro origine, la struttura dei teatri risulta essenzialmente romana (I sec. a.C.), mentre non è stato possibile finora appurare la preesistenza in loco di edifici per spettacoli in età greca. Alcuni studiosi, fra cui il Johannowsky, avanzano l'ipotesi che, analogamente a quanto accaduto in altri centri greci, sul luogo dei due teatri esistessero precedentemente edifici per assemblee adattati anche per spettacoli. Il sito, infatti, risulterebbe favorevole a questo tipo di edifici per la presenza di un dislivello in quest'area che era fra le più piane della città. Questo spiegherebbe, fra l'altro, la curvatura esistente nella plateia, determinata appunto dall'esistenza di edifici curvilinei che affacciavano sulla strada. Le ipotesi fatte individuano pertanto un ekklesiasterion (da ekklesia = assemblea) nel luogo del teatro scoperto e un bouleuterion nell'area dell'odeion. Ovviamente solo scavi in profondità potranno confermare o meno quest'ipotesi.
Il teatro scoperto presenta due fasi costruttive: della prima (forse dell'età augustea) si riconoscono solo le fondazioni della cavea e pochi altri resti in reticolato; alla seconda (età flavia) è ascrivibile tutto l'elevato in reticolato e laterizio. La cavea semicircolare aveva i gradini rivestiti di marmo bianco e poggiava su sostruzioni costituite al livello stradale da 23 settori radiali dei quali alcuni fungevano da ingressi (vomitoria) per il pubblico. Esisteva poi un corridoio (ambulacro) interno ed un doppio porticato esterno dal quale, attraverso ampie rampe di gradini, si accedeva ai livelli superiori della cavea. Per quello che riguarda la scaena, essa è per buona parte conservata, costruita in laterizio con rivestimento marmoreo e nicchioni per statue.
Più difficile ricavare dati dai pochi resti dell'odeion anch'esso presenta una doppia fase costruttiva, la prima risalente all'età augustea o giulio claudia e la seconda di età flavia.
Purtroppo la visita ai teatri di Neapolis si limita a poche tracce: dell'odeion sono visibili alcune strutture in reticolato e laterizio fra via S.Paolo e Via Pisanelli (una colonna di granito reimpiegata è proprio all'angolo fra queste due strade). Per quanto concerne invece il teatro scoperto, lungo via Anticaglia sono visibili due arcate di sostruzione di esso; altre strutture in reticolato sono visibili nella falegnameria di Vico Cinquesanti, strada aperta nel '500 sventrando l'antico edificio romano. Parte del muro della scena è, infine, visibile nel giardino del convento dei Padri Teatini.

Da alcuni anni sono in corso di scavo i resti del teatro per riportarlo alla luce, si spera, entro il 2008.

Forse pertinenti all'area sono alcuni resti scavati nelle cantine dell'edificio di Via San Paolo 42: si tratta di strutture in reticolato e laterizio, purtroppo poco leggibili a causa della limitatezza dello scavo.

Situazione attuale: Precario

IMMAGINI DEL SITO

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