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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: PRATA SANNITA (Ce)
Sito archeologico: Mura megalitiche, resti romani
Ubicazione: Varie località
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta
Modalità di visita: Liberamente visibili
Cenni storici:

Le più antiche testimonianze di insediamenti umani nel territorio pratese risalgono al paleolitico tra i 70 mila e i 35 mila anni fa.
I primi abitanti pare siano stati i Sanniti Pentri; resti di antiche mura megalitiche e di un antico borgo sannitico lo testimoniano. Tutto il territorio fu teatro di episodi di guerriglia durante le guerre sannitiche.
Non esistono resti di centri abitati in epoca Romana, ma solo ville rustiche. La nascita di un centro fortificato risale al periodo Longobardo, quando Prata era compresa nel Ducato di Benevento.
Durante la dominazione dei Longobardi, durata circa cinque secoli fino al 1062, molti territori di Prata furono dominio dei Monaci di Montecassino. Il Duca Gisulfo II, donando il territorio ai Benedettini, aveva così voluto risarcirli delle perdite e delle distruzioni subite ad opera del Duca Zotone. Nell'846 e nel 943 i Saraceni distrussero il Monastero di Santa Maria in Cingla, a Prata Piana, per cui la popolazione abbandonò il primitivo paese edificando accanto al Lete, un Castello. Nel periodo di dominazione normanna, Prata si unì con la baronia di Bojano acquistando sempre più importanza militare e politica. La baronia autonoma di Prata appartenne a varie famiglie feudali fino all'eversione della feudalità nel 1806.
Nel 1861 la cittadina partecipò al movimento reazionario contro i Piemontesi, appoggiando apertamente il movimento insurrezionale filo-borbonico, ed i suoi abitanti, accogliendo l'invito che il re Francesco II fece, prima dalla fortezza di Gaeta l'8 dicembre 1860 e poi da palazzo del Quirinale, sede del governo nell'esilio romano, andarono ad ingrossare le bande di briganti.
Con la Seconda Guerra Mondiale Prata ebbe una funzione abbastanza interessante e strategica e ospitò truppe germaniche e alleate.

Illustrazione del sito: E' da attribuire al periodo sannitico o pre-romano il cosiddetto «Muro delle Fate» in località Masseria della Corte, opera megalitica di notevole interesse.

I ritrovamenti del periodo romano si riferiscono a numerose «ville rustiche», vere e proprie fattorie attrezzate di tutto, la cui costruzione va inquadrata in un arco di tempo tra il II° secolo a.C. ed il III° secolo d.C. A testimoniare tali presenze hanno contribuito i reperti recuperati in occasione della costruzione della strada Pere Socillo in località Acquaro dove sono emersi i ruderi di un fabbricato con frantoio; provengono da questo sito una base di torchio in pietra di recente murata in via Canale, numerosi frammenti di «dolia», grossi contenitori per le granaglie, frammenti di anfore per conservare il vino ed altre sostanze liquide e una tubatura di piombo appartenente alla conduttura domestica. A conferma di quanto detto i recenti lavori di metanizzazione hanno portato in luce, in zona Le Starze, attraverso un sondaggio autorizzato dalla Soprintendenza competente, i resti di una costruzione con pavimentazioni in mosaico bianco e motivi lineari neri. Già in precedenza il Gruppo Archeologico Prata Sannita aveva rinvenuto in zona consistenti quantità di reperti ceramici coevi ed una lucerna del IV° secolo dopo Cristo. Inoltre il ritrovamento di numerosi pesi da telaio e «fuseruole» in diverse zone (S.Agostino, Ciaccheri, Cupola, Canale), testimonia la presenza di telai per la tessitura di panni in lana.
La maggior parte delle ceramiche ritrovate sono di produzione locale e per la loro varietà di forme, in mancanza di dati provenienti da scavi stratigrafici, sono difficilmente inquadrabili cronologicamente; databili tra il III° e il I° secolo avanti Cristo sono invece i numerosi frammenti di ceramica «a vernice nera» ritrovati in zona Grotte La Starza. Al periodo tardo potrebbe invece essere inquadrato il primo centro abitato nel nostro territorio , citato negli antichi documenti medioevali come «Prata Piana» per distinguerla dal borgo medioevale nei pressi del fiume Lete, attualmente non abbiamo notizie certe in proposito, ma l’ubicazione non doveva essere lontana dalla zona di S.Agostino.

IMMAGINI DEL SITO

 

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