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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: PRESENZANO (Ce)
Sito archeologico: Abitato sannitico, abitato romano
Ubicazione: In paese ed in località San Felice
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta
Modalità di visita: Liberamente visibili
Cenni storici:

Lungo la Via Latina, sul luogo dell'attuale Presenzano, in posizione altamente strategica per il controllo delle vie di accesso al basso Lazio, all'alta e media valle del Volturno, al Sannio, all'area Calena, sorse già dal VI secolo a.C. un centro fortificato, identificato come "Rufrae". L'abitato più antico, creato dai Sanniti, sorse sull'area dell'attuale paese, a valle del quale si sono rinvenuti una necropoli della prima metà del Vi secolo a.C. ed un santuario frequentato fra il VI ed il III secolo a.C. Presa dai Romani nel 326 a.C., l'abitato si spostò verso la pianura, lungo la Via Latina, dove sorse un nuovo piccolo insediamento. Ricordata da Virgilio e da Silio Italico, Rufrae fu un "vicus" piuttosto che una città vera e propria. Essa era nota soprattutto per la produzione di frantoi in lava di Roccamonfina. Con l'arrivo dei Saraceni la città si spostò nuovamente nella posizione originaria dove ancora oggi è possibile ammirare il castello.

Illustrazione del sito: Tratti della fortificazione sannitica sono visibili in paese lungo la murazione medioevale.

Della città romana, ubicata in località San Felice, vi sono alcuni resti appena si svolta dalla Casilina per Presenzano, sulla sinistra in un campo cinto da una palizzata in legno. Un primo edificio, forse un magazzino, presenta l'ingresso chiuso da un cancello, ma l'interno è ben visibile. Sulla sinistra sono gli avanzi dell'anfiteatro, solo in parte esplorato. Costruito in età augustea, subì rifacimenti e restauri nel II e nel V sec. d.C. Si presenta con un solo ordine di posti a sedere ai quali si accedeva tramite scalette interne. Forse possedeva un ordine superiore di posti in legno. Appena si accede all'interno, si scorge una delle scalette di accesso alla cavea. Si nota poi il corridoio di passaggio a volta sotto la cavea con ambienti di servizio laterali ed un'altra scaletta. Il piano dell'arena era più in basso dell'attuale piano di campagna e sembra che non vi fossero corridoi sottostanti. Alle spalle dell'anfiteatro sono i muri di sostegno di una terrazza panoramica di forma rettangolare circondata da un porticato. Il tutto costituiva un complesso architettonico unitario, unico nel suo genere. Nella campagna si scorgono anche tratti di un acquedotto.

IMMAGINI DEL SITO

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