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Comune: | AVELLA (Av) |
Sito archeologico: | Mausolei funerari e tombe romane |
Ubicazione: | Via Casale; Località San Nazzaro |
Ente di riferimento: | Soprintendenza Archeologica di Avellino- Ufficio scavi di Avella (Via Cupa Sacramento n. 1 - tel.08251044) |
Modalità di visita: | I mausolei sono liberamente visibili dall'esterno; per l'accesso all'interno rivolgersi all'ufficio scavi |
Cenni storici: | vedere la scheda sull'abitato romano |
Illustrazione del sito: | A
testimonianza della fiorente economia e della potente classe nobiliare dell’Abella
romana sono i mausolei funerari, tuttora visibili nel suburbio della città
antica. Edificati lungo le strade che uscivano dalla città con varie
direzioni (Nola, Calatia, Abellinum), molti di essi mostrano l’uso
dell’opera cementizia a cui fa da cortina l’opus incertum, che utilizza
blocchetti di pietra calcarea, poligonali, uniti da una malta durissima.
Assente è invece l’uso del marmo, mentre prevale in queste tombe monumentali
l’impiego del tufo per alcuni rivestimenti esterni. La loro tipologia si
avvicina a quella rilevabile nelle altre necropoli di età imperiale della
Campania, con il mausoleo tipico, formato da due corpi sovrapposti, di cui
la parte inferiore a forma quadrangolare, a dado, e la superiore a forma di
cilindro, sormontata, il più delle volte, da una sorta di cuspide. Il dado
poggia di solito su mattoni laterizi sporgenti con paraste angolari e
trabeazione. Il piano inferiore presenta, sul lato opposto alla via
l’ingresso, molto basso, la cella sepolcrale. La cella è a pianta
rettangolare, di solito con volta a botte, e di modeste dimensioni, tali da
poter accogliere solo urne funerarie con i resti cremati del defunto. I
mausolei meglio conservati sono: uno, di età tardorepubblicana, a pianta
circolare, in località S.Nazzaro, con volta a cupola nella cella sepolcrale,
rivestito originariamente in pietra all’esterno; uno, nell’ex campo
sportivo, con semicolonne nel piano inferiore ed edicola aperta in quello
superiore, da cui proviene una testa-ritratto femminile degli inizi del I
secolo d. C.; due in via Casale, inquadrati da recinti funerari, facenti
parte di un gruppo di quattro, con il piano superiore ottogonale e circolare
e murature in opera incerta con ammorsature in opera laterizia. Non si
conoscono i nomi dei titolari dei monumenti, a causa dello spoglio a cui
sono stati sottoposti nel corso dei secoli: comunque, si tratta di famiglie
che rientravano nell' aristocrazia locale, gente che aveva proprietà nella
zona e faceva parte del ceto dirigente, o, in ultima analisi, di cittadini
di condizioni sociali inferiori, ma economicamente benestanti: liberi,
piccoli commercianti, appaltatori.
Indagini archeologiche compiute nel Piano Zona C1/2 hanno portato alla luce un lungo tratto di una tipica Via delle Tombe, frequentata in epoca tardorepubblicana e localizzata in un’area già occupata, in epoca arcaica, da una vasta necropoli della media età del ferro. Si tratta di circa dieci ipogei installati lungo i due limiti sud e nord di quella che doveva essere un’ampia strada suburbana, in battuto, con andamento est - ovest. Le tombe a camera, quasi tutte allineate in facciata e realizzate tra fine III e metà II secolo a. C., hanno una pianta di forma quadrangolare e murature perimetrali in opera cementizia o in opera quadrata, originariamente tutte voltate a botte e ricoperte da uno spesso strato di intonaco bianco. All’interno si trovano i letti funebri triclinari, dalla sagoma semplicissima e aderenti alle pareti laterali, formati da banchine di terra rivestite di intonaco. Visibile sul limite nord del battuto stradale anche un rilievo impiegato da sepolture a cremazione, sia diretta che indiretta, con varia tipologia (in urna cineraria, in anfora segata, con copertura alla cappuccina), da cui si è recuperato materiale archeologico di epoca imperiale. Ben conservata soprattutto la tomba 88, a camera ipogea, il cui accesso alla camera sepolcrale si mostra ancora chiuso da un grosso blocco modanato di tufo. L’interno, voltato a botte e interamente intonacato, mostra un singolo letto funebre, disposto lungo la parete orientale a cui fa angolo una mensola sulla quale si trovava il corredo funebre. |
Situazione attuale: | Condizioni discrete. |
IMMAGINI DEL SITO |
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