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SCHEDA INFORMATIVA A CURA DI ARCHEMAIL

Comune: MONDRAGONE (Ce)
Sito archeologico: Insediamento medievale
Ubicazione: Presso la Rocca di Mondragone
Ente di riferimento: Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta - ufficio archeologico di Mondragone
Modalità di visita: Non visitabile
Cenni storici:

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Illustrazione del sito:

Una serie di campagne di scavo sono state condotte negli ultimi anni presso la Rocca Montis Dragonis, l’insediamento fortificato di età medievale che sovrasta l'attuale abitato di Mondragone, in provincia di Caserta. L’indagine archeologica, condotta in collaborazione con la Dott.ssa Graziella Ruggi d’Aragona, responsabile per il territorio della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta, è diretta dal Dott. Luigi Crimaco, Direttore del Museo Civico Archeologico della Città di Mondragone e dalla Dott.ssa Francesca Sogliani, ricercatrice CNR-IBAM e docente di Archeologia Medievale dell’Università della Basilicata. Le indagini archeologiche sono sostenute dal Comune di Mondragone, senza la cui attenzione e sensibilità nei riguardi del patrimonio culturale cittadino l’importante iniziativa non avrebbe potuto continuare in questi anni. L'insieme architettonico, attestato nella documentazione scritta dagli inizi del XII secolo, costituisce un nucleo insediativo fortificato di notevole interesse e di particolare rilievo rispetto alle caratteristiche di occupazione del territorio in età medievale, così da configurarsi come un esempio paradigmatico del fenomeno dell’incastellamento in questa regione. Tra le diverse aree indagate, il pianoro sommitale che costituisce il ridotto fortificato originario dell'intero complesso, delimitato da una prima cinta muraria ad andamento fusiforme, ed alcuni edifici del villaggio che si estende ai piedi del primo recinto, occupando il versante occidentale dell’altura, anch’esso a sua volta racchiuso entro una estesa cinta muraria. A ridosso dell’area pavimentata con un massetto di malta lisciata in superficie, relativa ad uno spazio comune aperto funzionale forse alla raccolta e al controllo delle derrate agricole raccolte a valle dai contadini, centrale a tutta l'area sommitale, è in corso lo scavo di ambienti occupati da una grande fornace basso medievale per il vetro, per comprendere appieno l’articolazione degli edifici ubicati all’interno della prima cinta fortificata. Le strutture rinvenute risultano al momento frequentate fin dall’età federiciana e abbandonate nella seconda metà del XV secolo, come attestano i rinvenimenti ceramici e metallici, assieme a numerose monete databili tra il XIII e la fine del XV secolo. Nel villaggio sottostante dovrà essere completato lo scavo della necropoli all’interno e all’esterno della chiesa a navata unica monoabsidata, ubicata al margine occidentale del borgo. Al momento sono state messe in luce una quarantina di sepolture all’interno della navata, relative ad individui adulti e a bambini appartenenti probabilmente a nuclei familiari distinti. All’esterno dell’edificio religioso è stata scoperta la strada di accesso che metteva in comunicazione la chiesa ed i suoi annessi con il resto dell’abitato ed è stato così possibile integrare i dati relativi alla viabilità interna dell’insediamento fortificato. Altri gli edifici sono stati individuati all’esterno dell’abside della chiesa, il cui scavo chiarirà meglio la sistemazione dell’area e le trasformazioni della viabilità di collegamento tra la chiesa ed il grande torrione esagonale di età federiciana.

Situazione attuale: Discreto
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